mercoledì 3 luglio 2013

The Crimson Petal and the White: il vittoriano nel gusto moderno

Di romanzi vittoriani ne è pieno il mondo: Vittoria è la regina ottocentesca più conosciuta del mondo anglosassone, che ha regnato più di chiunque altro (per il momento) e ha segnato un periodo storico in tutte le sue sfaccettature. In quel periodo, molti dei grandi autori della letteratura inglese hanno dato il meglio di sé nei propri romanzi, ed hanno creato una sorta di comparto letterario che ha un numero altissimo di appassionati e cultori, dai semplici lettori ai grandi letterati.

Libroni antichi

Il romanzo che parla di vittoriano però non è solo contemporaneo alla famosa regina: altri autori si sono cimentati in accurate ricerche storiche per creare romanzi affascinanti e credibili, ed è di uno di questi che vi vorrei parlare.


Imbarazzante tentativo di rendere il Vittoriano cool

Leggenda vuole che Michel Faber, l'autore nato nei Paesi Bassi ma vissuto in Australia e Scozia, abbia impiegato ben 21 anni per mettere insieme l'opera in questione: Il Petalo Cremisi e il Bianco, romanzo edito in Italia da Einaudi.


Copertina molto cremisi poco bianco
Il romanzo parla di una giovane prostituta, Sugar, e della sua ascesa dai bassifondi di Silver Street alla casa di un grande industriale di Londra. Molti affermano che questo è il romanzo che Dickens avrebbe voluto scrivere, ma non ha mai potuto. Questo è il minimo che vi può essere detto. Esistono poi altri personaggi e altri intrighi, come ogni romanzo di 900 pagine si rispetti, ma procediamo come sempre con ordine. Ogni romanzo inizia con un incipit, e vorrei iniziare anche io così.


Il modo in cui la Sugar di Romola Garai, l'attrice che interpreta la protagonista nella fedelissima trasposizione BBC, ci introduce alla vicenda è intimo e segreto: dalle pagine di quella che vuole essere la sua vendetta contro tutti coloro che le hanno fatto torto, ci rendiamo conto che questa non è la solita storia vittoriana. Ci siamo ingannati, ci siamo illusi di conoscere quel luogo e quelle vicende, perché di sicuro abbiamo in mente tutte i libri e i film su quest'epoca, ma loro non hanno mai parlato di tutto, soprattutto non hanno mai parlato di lei.

Copertina assai poco vittoriana (?)
Romanzo e trasposizione televisiva vanno talmente di pari passo che è spesso difficile separarli, se non per qualche particolare della trama che gioco forza è stato eliminato. Il romanzo è talmente scorrevole da lasciarti sgomento di fronte al fatto che sono soltanto un migliaio scarso di pagine, ti accompagna nelle vite di queste anime perdute e miserabili con il giusto affetto e dovuto distacco, rendendoti spettatore e insieme consapevole di vedere la loro vita messa a nudo. Li senti vicini come se li conoscessi, li incontri e li perdi nel corso della narrazione come succede nella vita vera e ti accorgi di quanto le persone e le circostanze possano fare la differenza. La serie di quattro puntate, andate in onda ad aprile del 2011 sul secondo canale nazionale inglese (BBC two), rendono conto al popolo britannico di non essere (più) lo stereotipo dell'imperturbabilità e della rigidità: è la storia di una prostituta, e come tale viene mostrata, fin dove l'autore vuole che ci venga mostrata.


Sugar a lume di candela
Sugar è appunto la protagonista: appena 19 anni, affetta da una psoriasi che le rende labbra e pelle squamose e malate, le spalle e il cipiglio quasi mascolini, la voce particolare, è già da 6 anni nella prostituzione, presso la casa di quella che si scoprirà essere sua madre, Mrs Castaway, ed è una sorta di leggenda, di frutto proibito più delizioso, perché lei è disposta a fare qualsiasi cosa. Nessuno sa il suo vero nome, forse neppure lei lo sa, ma Sugar è tutto ciò che serve. Non ha particolari ambizioni, ma una tenacia animalesca, e una voglia di vendetta insita in lei come un cancro, un parassita. Sugar ha imparato tutto quello che sa da autodidatta: ha imparato da sola a leggere e a scrivere, e sta componendo un'opera che lei chiama "di vendetta" verso tutti coloro che le hanno fatto torto, contro tutti gli uomini che l'hanno usata ed abusata, in cui immagina di ricambiare il favore nelle peggiori delle ipotesi.

What will you pay Sugar?

Altro personaggio del suo stesso mondo è Caroline, l'unica amica che Sugar ha, una donna portata alla prostituzione dal proprio medico, per debiti contratti dalle malattie di suo figlio e di suo marito, entrambi morti.
In un certo senso, Caroline e Sugar partono quasi con lo stesso potenziale, all'inizio della storia. Entrambe giovani, anche se la prima ha più anni della seconda, entrambe pronte a fare un balzo per risalire dalla propria condizione, entrambe sempre in attesa di un cliente e di scoprire cosa egli riservi loro, se una tortura o un'opportunità. Entrambe le donne vengono a contatto con un uomo della stessa famiglia, i Rackham, ma è sia l'uno che l'altra a fare la differenza nel diverso destino di tutti.

Caroline in mezzo ai panni

La famiglia Rackham ha come capostipide Henry Rackham Senior, proprietario e gestore di una grande industria di cosmetici, in lento declino. Uomo d'affari capace ma rimasto indietro di decenni rispetto al mercato, vuole lasciare in mani sicure la sua impresa, ma non sa bene a chi. Il suo primogenito, Henry Rackham Junior, ha scoperto la Chiamata verso la fede e vuole diventare ecclesiastico. Non aveva in ogni caso il fiuto per gli affari. Il secondo figlio invece, William Rackham, ha altre vocazioni, una delle quali quella poetica: ha passato la sua ancora non del tutto conclusa giovinezza a viaggiare per capitali europee, imparare tecniche dalle prostitute francesi e ritornare in patria per sposare una giovane cattolica e ingenua, Agnes.

Henry che riflette ma non ci cava zampetti

Una delle espressioni più intelligenti di William (e ho detto tutto)

Agnes Rackham è appunto una donna ingenua, a suo modo. E non è decisamente tutta una sua colpa, ma il riflesso non solo dell'educazione che ha ricevuto - principalmente nessuna - ma anche della sua situazione familiare, della sua devozione al cattolicesimo, nonchè del tumore al cervello che le preme da dietro un orecchio e la fa sragionare. Sogna di angeli e di suore, di qualcuno che finalmente la porti in un luogo di pace, di ristoro, di cura.
È stata una sposa bambina, maritata ad un uomo che forse l'amava ma non è stato capace di rispettarla e di comprenderla, di guidarla e di essere al suo fianco, piuttosto che sopra di lei. Probabilmente vittima di una depressione post parto, non ha quasi idea di avere una figlia, Sophie, che cresce sotto lo stesso tetto ma lontana dalla sua vista, nonchè dalla sua vita.

Agnes e uno dei suoi pasticci

Altro personaggio femminile non di strada ma non lontano da essa è Mrs Fox. Figlia del medico di Agnes, il Dr. Curlew, è vedova e si occupa delle prostitute, cercando di toglierle dalla strada e riportarle sulla retta via. In questo viene aiutata proprio da Henry Rackham Jr., il quale tenta in tutti i modi di aiutarla per adempiere alla sua vocazione ma anche perchè profondamente attratto da lei: sono anime vicine, soprattutto per la loro devozione religiosa ma anche personalmente. Henry è però frenato dalle proprie convizioni nell'avvicinarsi a lei, mentre la donna è molto più consapevole del proprio desiderio.
Il Dr Curlew invece è il medico che con tutta probabilità (se non sicuramente) ha portato Caroline sulla strada ed è convinto che la follia delle donne sia soltanto un fatto isterico: le sue visite ad Agnes sono fin troppo intime e votate a comprendere se e dove si è spostato il suo utero, unica causa a suo parere delle crisi della donna.


Mrs Fox, non troppo conturbante...
Mi fa paura anche qui!!!
Per riassumere brevemente la storia: Sugar incontra William Rackham ancora convinto di poter diventare un grande poeta: la loro relazione inizia a diventare stabile e Sugar si tramuta nella sua confidente, amante, segretaria e collega, aiutandolo non solo con la sua libido ma anche nel suo lavoro, suggerendo azioni da intraprendere. William diventa ben presto un industriale di successo, mentre sua moglie sprofonda sempre di più nella pazzia, nella solitudine. Henry Rackham, infatuato di Mrs Fox, si chiude a sua volta in se stesso crededo il suo desiderio per lei troppo peccaminoso e sbagliato, e finendo ucciso per errore in un incendio divampato in casa propria, nella disperazione di perdere la sua amata. Ella infatti è profondamente malata, ma la sua ripresa miracolosa ha un tempismo decisamente pessimo: quando si sente meglio, Henry è morto ormai. Sugar risale dal bordello in cui ha sempre vissuto a una casa tutta sua e riesce infine a farsi ammettere dai Rackham come nuova governante della piccola Sophie, figlia di William. Sugar diventerà l'angelo tanto atteso da Agnes: la aiuterà a fuggire, in cerca del suo convento di pace e cura (anche se il romanzo non ce lo dice, è possibile che sia morta, come viene dichiarata, ma non ne siamo certi) e infine fugge lei stessa incontro a una nuova vita portando con sé Sophie, per darle finalmente una madre.
Non sappiamo davvero che cosa è successo dopo queste due fughe: il romanzo resta con un finale aperto, lasciando finalmente la giusta privacy ai suoi protagonisti.

Edizione che ho comprato solo perchè c'era Romolina!

Tutti i personaggi vengono a confrontarsi con le proprie pulsioni e desideri, soprattutto sessuali, chi più chi meno. Da una parte ci sono coloro che non sono stati educati per nulla o quasi, come Agnes e Henry, che si ritrovano a non sapere come gestirli e a sentirsi sporchi, violati, mostri e senza perdono. Dall'altra ci sono coloro che usano queste pulsioni per se stessi, le comprendono e non se ne vergognano, come William, Sugar e Mrs Fox.

Il tormento vissuto da Agnes è documentato nei diari, scritti in varie fasi della propria vita e tentati di celare e distruggere. Agnes non ha neppure idea di cosa voglia dire avere un ciclo mestruale, tanto che crede di essere affetta da una malattia che la fa sanguinare: per fortuna, se si può dire, attraversa dei periodi in cui è troppo magra per averne, e si sente più al sicuro, tanto che continua a non mangiare, mentre il suo tumore continua a premerle sul cervello. Il suo sogno ricorrente è quello di trovarsi in un convento pieno di suore amorevoli e compassionevoli, che la curano e che ogni volta che lei si desta devono lasciarla tornare alla sua vita. Agnes non ha potuto capire nulla della propria sessualità, perché i genitori non se ne sono occupati, e il marito, già molto più esperto di lei, ha semplicemente agito come se fosse un'altra prostituta. Il suo medico non fa altro che metterle le mani addosso, creandole sempre più disagio. Agnes non riesce a capire che cosa le succeda, e perché succeda a lei, è come una bambola di porcellana finissima piena di crepe per l'uso malefico che le viene perpetrato, prossima a spezzarsi.
Henry è su un piano diverso, ma ugualmente sprovveduto. È talmente avulso dal desiderio di diventare un uomo di chiesa, talmente votato a un ascetismo che non potrà mai raggiungere, ma soltanto perchè profondamente umano, e uomo, non si rende conto che il suo desiderio, anche sessuale, per Mrs Fox non ha niente di innaturale o sbagliato, come lui crede che sia. Henry vuole superare i propri limiti, della propria carne e del proprio spirito, per poter diventare finalmente un modello di rettitudine come ogni ecclesiastico dovrebbe essere. Vuole così tanto diventare un uomo di chiesa che ogni piccolo ostacolo, o tutto ciò che ritiene tale, lo sente come una debolezza, un'inadeguatezza, e invece di comprendere se stesso, cerca di ignorarsi, finendo poi con lo scoppiare quando il fratello, nella maniera sicuramente sbagliata, lo fa tornare bruscamente alla realtà.



William invece, dal canto suo, non si fa affatto problemi o scrupoli: ha avuto esperienze con prostitute di tutti i tipi, ma con Sugar tutto cambia. Finalmente qualcuno lo soddisfa in maniera piena e si fa complice. William pensa solo al proprio piacere, se pensa, e non si rende conto del disagio di sua moglie, che subisce il marito senza riuscire a ricambiarlo, e di suo fratello, che scambia i propri desideri per abomini. Sugar, invece, vive la sessualità proprio come un lavoro: una cosa fastidiosa, ma che va fatta, perchè porta a benefici che possono giustificarne gli inconvenienti. Ha cura di se stessa e delle conseguenze del suo lavoro, tanto che quando si scopre incinta cerca di disfarsi della creatura in tutti i modi e, come a sua volta è sopravvissuta ai tentativi di aborto di sua madre, così ha la meglio anche sul piccolo. Caroline anche si comporta allo stesso modo, e mi sembra estremamente emblematico il discorso che fa con Henry: Sugar infatti incontra William e da lì riesce a risalire, mentre Caroline incontra Henry che cerca di indottrinarla sulla retta via, ma purtroppo non ci riuscirà. Ho sempre visto questa dicotomia come molto interessante all'interno della storia!






Caroline incontra l'uomo giusto, che però non riesce ad aiutarla, così come lei non riesce ad aiutare lui. Le due persone invece peggio assortite, William e Sugar, riescono ad elevarsi a vicenda, ma con un processo vizioso più che virtuoso: lui rimarrà senza nulla, dopo aver preteso e avuto tutto, mentre lei si prenderà con la forza tutto quello che ritiene meglio per sé, ma anche con il desiderio, che in qualche modo la riscatta di qualsiasi peccato, di dare amore ad una bambina e di crescerla come figlia.

Per quanto riguarda la miniserie, trovo gli interpreti sublimi. Chris O'Dowd, dopo una carriera da attore comico, è un William Rackham che dimostra la sua inettitudine, la sua boria, il suo egoismo e la sua mostruosità umana nella maniera più convincente e veritiera. Riesci a provare pena per lui, soprattutto per i suoi difetti, ma allo stesso tempo non puoi non rimanere obiettivo di fronte alle cose aberranti che fa.
Agnes è interpretata ad un'attrice che molti hanno ritenuto inadeguata in quanto non rispecchia la descrizione di piccola bellezza assoluta che è nel libro. Ma trovo che Amanda Hale sia molto brava a creare un personaggio folle eppure spaventato, innocente quanto maltrattato. Gillian Anderson, famosa per X files, è irriconoscibile come Mrs Castaway ma perfettamente convincente. Richard E. Grant è sempre imperturbabile e mefistofelico, mentre Shirley Henderson è la piccola ma potentissima Mrs Fox. Liz White crea una Caroline con cui si può empatizzare ma allo stesso tempo la prostituta che ci si aspetta di vedere.



Per Romola Garai (Sugar) e Mark Gatiss (Henry Rackham jr) sono troppo di parte, essendo io una loro grande fan: li trovo più che perfetti, nonostante molti possano arguire su alcuni aspetti della loro interpretazione. Romola sa dare quel pizzico di civetteria e provocazione che serve, è crudele eppure soltanto in cerca della propria indipendenza. Mark rende perfettamente la vunerabilità e l'inadeguatezza che il suo personaggio si sente addosso.






I costumi sono perfettamente azzeccati, soprattutto il giubbotto-spencer di Sugar, con delle piccole ali ricamate sulla schiena: cosa che fa credere ad Agnes, nel vederla di sfuggita, di aver trovato il suo angelo custode. Le inquadrature che sembrano espandere in larghezza casa Rackham comunicano l'idea di claustrofobia, di mostruosità, che la casa contiene. Alcuni dettagli del libro quali i collage di Mrs Castaway nel bordello sono inseriti come piccoli omaggi e creano la giusta suggestione. La musica di Cristobal Tapia de Veer fa venire i brividi e saltella sulle note come un piccolo carrillon.



Insomma: una storia in cui immergersi, sporcarsi e poi riemergere macchiati nei punti giusti.


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